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Una disciplina elegante, letale e concreta
La Pekiti si basa su uno studio attento di situazioni reali, distanze, timing, azioni e reazioni per garantire al praticante un bagaglio marziale applicativo immediato e intelligente. La pratica poi permette di acquisire la fluidità nelle tecniche e nei movimenti, rendendo il combattimento non solo più elegante, ma ancora più imprevedibile e adattabile agli imprevisti.
Un sistema di combattimento close-quarter esauriente
A differenza di molte altre arti marziali, nella Pekiti si inizia fin da subito a maneggiare armi di ogni tipo tra cui spade e coltelli. La capacità di maneggiare e combattere con macheti e coltelli rende lo studio del combattimento a mano nuda – boxe e grappling filippini – molto più semplice e concreto. Nulla è dato per scontato: armi da taglio, da impatto, improvvisate, combattimento in piedi e, se le cose si mettono male, anche a terra.
L’arte dei Marine e delle Forze Speciali
La Pekiti Tirsia è l’unico sistema di combattimento close-quarter insegnato alle forze militari filippine. Ma la PTK non è un’esclusiva: è materia di studio anche per l’esercito Australiano, Indiano, Brasiliano, Americano e per molti altri corpi speciali di tutto il mondo. Anche tra i civili è diffusa per la sua unicità e per le incredibili capacità di autodifesa che si acquisiscono nel giro di pochi mesi.
